Più di 36 mila volumi su una scaffalatura di oltre 600 metri lineari, su 570 metri quadrati distribuiti su due livelli serviti da ascensore, per una superficie quasi raddoppiata rispetto alla sede precedente: questi i numeri della nuova Biblioteca civica di Casarsa della Delizia, naugurata in concomitanza con la Giornata mondiale della poesia e primo giorno di primavera, negli spazi restaurati della barchessa del palazzo Burovich de Zmajevich, sede municipale. Ora la biblioteca ha ripreso il suo regolare servizio di apertura al pubblico con i consueti orari dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30 e le mattine del lunedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.
Davvero suggestiva la cerimonia ideata dalla Città di Casarsa, attraverso l’assessorato alle Politiche culturali e del territorio e il Servizio cultura. Mentre il sole tramontava, nelle luci del crepuscolo una trentina di persone, compresi alcuni giovani, hanno letto la frase che li colpiva di più del loro libro preferito all’esterno della struttura. Poi, dopo i saluti istituzionali del primo cittadino Lavinia Clarotto, dell’assessore Fabio Cristante e di Rokaia Outbaazit, sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, sulle note del pianoforte di Nicola Milan le luci della biblioteca hanno iniziato piano piano ad accendersi rivelando all’esterno attraverso le grandi vetrate tutta la sua struttura. Un modo emozionante per far fede alla citazione scelta per l’inaugurazione: “Poiché non della propria luce vive la parola: incisa nel buio, se altri non l’accende si consuma, e consunta ritorna nel buio”, del poeta Ciril Zlobec.
Si è così concluso un lavoro iniziato il 23 febbraio, quando i bibliotecari – con il direttore Massimo Milan e le colleghe Maria Rosa Stefanon e Francesca De Pol, con il supporto degli uffici e degli operai comunali – hanno curato il trasloco degli oltre 36 mila volumi, che ora trovano più ampia sistemazione nella nuova sede, con una nuova scaffalatura che integra quella già disponibile, consentendo di contenere più agevolmente gli oltre 600 metri lineari della dotazione documentaria, tutta liberamente accessibile al pubblico. Gran parte delle sale (in particolare la Sezione Ragazzi e la Sezione Friuli/Periodici) dispongono ora di un arredo rinnovato, sicuramente più accogliente per le diverse fasce di utenti, che ritroveranno il piacere di frequentare la biblioteca, usufruendo dei servizi offerti e partecipando alle iniziative culturali di promozione del libro e della lettura. C’è anche la nuova Sala Pasolini già svelata in occasione del centenario del 5 marzo scorso.
«Abbiamo svelato passo dopo passo con questa emozionante cerimonia – spiegano Lavinia Clarotto e Fabio Cristante, sindaco e assessore – i nuovi spazi della biblioteca che sono molto funzionali, luminosi e moderni pur inserendosi armoniosamente nel contesto storico della barchessa. Una sede suggestiva, del tutto singolare, frutto di un lungo intervento di restauro teso a recuperare l’anima dell’antico edificio. La facciata dai caratteristici fascioni rossi e ocra, gli interni rustici con le pareti tradizionali in sasso, i pavimenti in acciottolato e mattoni antichi, si sposano con le grandi vetrate ed il calore del legno per uno spazio tutto da vivere nel cuore di Casarsa a disposizione di tutta la cittadinanza. Circa 570 metri quadri distribuiti su due livelli – una superficie quasi raddoppiata rispetto alla vecchia sede di via XI febbraio – con una collocazione simbolica e strategica all’interno del complesso municipale che riporta la cultura al centro. Al centro dal punto di vista logistico grazie ad una maggiore vicinanza con le scuole del capoluogo, funzionale con la contiguità agli spazi dell’antico frutteto del palazzo utilizzato per le rassegne estive, ma anche con ciò che sarà a disposizione nei prossimi anni grazie a progettualità già avviate, in primis il giardino e le arancere che consentiranno un’interessante interazione tra spazi interni ed esterni con la stessa biblioteca. Al centro come precisa volontà politica di ripartire dalla cultura per dare corpo alla crescita della comunità. Lo scorso 5 marzo, in occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, avevamo già svelato la sala a lui intitolata, oltre alla sala Friuli, uno spazio di incontro e relazione, “un salotto” a disposizione di tutta la cittadinanza, e la sala dedicata all’arte, un omaggio, tra gli altri, anche ai nostri tanti artisti, fotografi e pittori. Ora spazio al resto dell’intervento, con le modernissime e colorate sale dedicate a bambini e ragazzi».
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In copertina, una suggestiva immagine della nuova Biblioteca civica di Casarsa che si illumina mentre cala la sera; il taglio del nastro e la visita, e infine uno scorcio della sala centrale. (Foto di Stefano Ciol)